Pubblicato postumo nel 1927, nell'ordine cronologico di stesura "America" precede "Il processo" e "Il castello". Il romanzo, incompiuto, racconta le vicende tragicomiche di Karl Rossmann, un ragazzo di Praga costretto a emigrare negli Stati Uniti, il quale viene a trovarsi prigioniero nell'ambigua realtà tecnologica di un mondo inesplorato, che al tempo stesso lo coinvolge e lo emargina. Contro la vecchia tesi di "America", specchio di una visione della vita più serena rispetto all'incubo dei due romanzi posteriori, la critica recente, coordinando le parti compiute con l'epilogo progettato da Kafka e documentato nei "Diari", ha individuato quale sarebbe stata la conclusione autentica: Karl doveva essere "il disperso", all'interno dell'ingranaggio che lo avrebbe trascinato alla morte.